La Piodermite del Cane o Infezione batterica cutanea
La piodermite è una infezione batterica della cute che può interessare sia gli strati superficiali (piodermite superficiale), che quelli profondi (piodermite profonda).
Nella maggior parte dei casi è determinata da un genere di batterio chiamato stafilococco.
La forma superficiale si presenta con piccole eruzioni cutanee eritematose (papule) e purulente (pustole) ricoperte, successivamente, di croste giallastre.
In un secondo tempo i peli presenti nelle zone di cute colpita tendono a cadere lasciando aree dove il mantello pilifero assume un aspetto “tarmato”. L’infezione origina spesso in corrispondenza dei follicoli piliferi.
Nelle razze a pelo corto, le zone interessate presentano, prima che il pelo cada, dei caratteristici rigonfiamenti prodotti dalla presenza di piccole papule che derminano il sollevamento dei peli sovrastanti.
Queste modificazioni possono essere associate, a volte, allo sviluppo di prurito e portano a far pensare erroneamente alla presenza di lesioni di natura allergica (orticaria) ed al conseguente uso di corticosteroidi che, invece, nel caso della piodermite sono controindicati.
Quando l’infezione cutanea è profonda si producono ispessimenti cutanei spesso dolenti e lesioni sanguinanti con presenza di croste emorragiche, ulcere e bolle a volte ripiene di siero ematico. Queste lesioni sono più gravi e richiedono trattamenti combinati e di lunga durata.
La piodermite è quasi sempre secondaria ad altre condizioni patologiche predisponenti quali allergie, malattie parassitarie, terapie cortisoniche o con farmaci ad azione immunosoppressiva o patologie sistemiche in grado di creare un abbassamento delle difese immunitarie. A questo proposito, fondamentale sarà la ricerca della causa sottostante.
Punti chiave del trattamento:
- Essenziale il trattamento antisettico locale con prodotti topici (shampoo terapia)
- L’antibioticoterapia non è sempre indispensabile. .Nei casi meno gravi si può provare una combinazione di prodotti topici disinfettanti
- Quando utilizzato, l’antibiotico adatto va somministrato al giusto dosaggio e per il tempo necessario.
- I corticosteroidi sono controindicati
- Occorrono almeno 7-14 giorni per notare un miglioramento clinico
- Importantissimi i controlli periodici per stabilire il grado di risposta al trattamento e la durata esatta della terapia.
- La terapia antibiotica va protratta fino a 14-30 giorni oltre l’evidenza clinica di guarigione.
- Ricercare sempre le cause sottostanti predisponenti.
- Gli esami collaterali sono utili in caso di sospetto di malattia sistemica.
Contattare il medico nei seguenti casi:
- Il soggetto sviluppa vomito e/o diarrea
- Siete impossibilitati ad attuare le terapie prescritte
- Le lesioni peggiorano nonostante la terapia