Le patologie Penfigo
Con il termine di penfigo o pemfigo si definisce un gruppo di rare patologie ad eziologia autoimmune che interessano cani e gatti.
Sono rappresentate principalmente dal pemfigo eritematoso e dal pemfigo foliaceo.
Il sistema immunitario dei nostri animali, nel corso di queste malattie perde la capacità di controllo che gli è propria ed attacca delle strutture presenti sulla cute determinando delle lesioni che sono poi all’origine dei sintomi.
Ne deriva la formazione di pustole che esitano molto presto nella formazione di croste ed erosioni.
Queste lesioni possono presentarsi ovunque a livello cutaneo, ma sono maggiormente presenti a livello di zampe, padiglioni auricolari, regione perioculare e naso. Alcune forme di pemfigo (pemfigo eritematoso) colpiscono solo naso e palpebre, altre (pemfigo foliaceo) molte più parti del corpo, ma non interessano mai la bocca.
Le lesioni pemfigoidi possono somigliare a quelle di molte altre malattie cutanee sia batteriche che parassitarie e in genere a tutte le forme caratterizzate dalla presenza di pustole e croste. In alcuni casi queste malattie derivano da una reazione anomala alla somministrazione di farmaci. In questi casi basta a volte sospenderne la somministrazione per risolvere le lesioni, mentre nei casi più gravi occorre attuare anche una terapia immunosopressiva.
La diagnosi si basa sull’anamnesi, la visita clinica, l’esame citologico delle lesioni e soprattutto l’esame istologico cutaneo. Il trattamento mira a bloccare la reazione autoimmune, ma la risposta alla terapia può essere molto variabile. In certi casi occorrono dosi massicce di farmaci immunosopressivi in trattamenti continui e prolungati, mentre in altri casi i dosaggi possono essere rapidamente ridotti. Nella maggior parte dei casi si fa uso di corticosteroidi associati ad altri farmaci immunosoppressivi e la terapia dura diversi mesi e a volte anche per tutta la vita dell’animale. Tutti questi farmaci sono caratterizzati da importanti effetti collaterali e i soggetti trattati devono essere attentamente monitorati con esami clinici ed ematologici. La precocità della diagnosi è fondamentale perché permetterà di usare dosaggi minori di farmaci immunosoppressivi e contenere il più possibile gli effetti collaterali.
Punti chiave del trattamento:
- Importante seguire alla lettera le prescrizioni mediche e non sospendere di propria iniziativa le terapie
- I farmaci immunosopressivi possono nuocere al soggetto, sono importanti quindi i controlli ematici periodici anche per una corretta gestione della terapia
- I raggi ultravioletti aggravano le lesioni, quindi fondamentale è la protezione dai raggi solari
Contattare il medico nei seguenti casi:
- Non siete in grado di attuare le terapie assegnate
- Le lesioni non rispondono ai trattamenti
- Il soggetto diviene depresso, anorettico o sviluppa vomito e/o diarrea