La Dermatofitosi o Tigna

La dermatofitosi, più comunemente conosciuta con il termine di tigna, è una patologia cutanea provocata da miceti che si sono adattati a vivere sulla cute (peli, strato corneo, unghie).

Tali patogeni sviluppandosi producono spore che si localizzano sia sulla cute che sul mantello dell’animale. Le spore, trasmesse per contatto da un soggetto malato ad uno sano, sono il mezzo attraverso il quale si diffonde il contagio della malattia.

Il segno clinico più caratteristico è la perdita di pelo a chiazze in uno o più punti del corpo (alopecia), in altri casi può associarsi la presenza di scaglie, croste e perdita di pelo in aree più ampie del corpo. La diagnosi di dermatofitosi richiede però l’isolamento e l’identificazione del fungo attraverso esami microscopici e colturali a partire dal materiale infetto (peli, scaglie, croste ecc).

Questi esami ci permettono di confermare il sospetto diagnostico e di riconoscere la specie di appartenenza del fungo potendo così valutare l’origine del contagio e la capacità di trasmettere la malattia che varia fra le diverse specie di funghi. Le spore presenti sul mantello e la cute di un animale con dermatofitosi possono essere rilasciate nell’ambiente in cui vive che risulterà, di conseguenza, infestato e fonte di contagio per l’uomo o per altri animali, ma anche causa di recidive per lo stesso animale. E’ molto importante, quindi, isolare un soggetto malato in uno spazio limitato e non introdurre nuovi animali fintanto che non si sarà disinfestato l’ambiente. In considerazione della alta possibilità di contagio, se un animale manifesta la dermatofitosi tutti gli animali conviventi dovranno essere controllati con esami colturali o trattati terapeuticamente come fossero affetti dalla stessa patologia.

Punti chiave del trattamento:

1. L’infezione micotica si diagnostica tramite visita clinica, esame microscopico del pelo ed esame colturale.
2. La decontaminazione ambientale è fondamentale e richiede l’eliminazione meccanica dei patogeni tramite aspirazione, raschiatura e lavaggio delle superfici fonte di contaminazione
3. Distruggere e rimpiazzare tutte le componenti sospette infette che lo permettano (es: cucce, tappeti, spazzole, ecc)
4. Aspirare giornalmente e trattare le superfici che lo permettono con candeggina diluita 1/10 in acqua
5. Trattare la tappezzeria con soluzioni antimicotiche
6. Cambiare i filtri dell’aspirapolvere settimanalmente
7. Anche l’auto deve essere pulita allo stesso modo
8. Il trattamento degli animali varierà a seconda del caso, si sconsiglia di usare una terapia topica limitata alla sola lesione.
9. In alcuni casi la terapia richiede anche la tosatura del soggetto contestualmente all’uso di farmaci antimicotici
10. I trattamenti devono continuare fino a che le colture di controllo non risultino negative

Contattare il medico nei seguenti casi:

• Non siete in grado di effettuare i trattamenti prescritti
• Il soggetto accusa dopo le terapie depressione, calo dell’appetito, vomito e/o diarrea
• Le lesioni non rispondono al trattamento