La rogna sarcoptica
La rogna sarcoptica è una malattia parassitaria della cute causata da un acaro denominato Sarcoptes scabiei.
Questa forma di rogna è altamente contagiosa e si caratterizza per la presenza di intenso prurito, papule, eritema, perdita di pelo e croste.
L’acaro è abbastanza (ma non completamente) specie specifico e colpisce primariamente i canidi (cane, coyote, lupo, volpe), ma può infestare anche i felini e l’uomo. Il Sarcoptes scabiei vive scavando gallerie nello spessore della cute dove deposita le uova. Le zone più colpite del corpo sono i padiglioni auricolari, la regione del gomito, l’addome e i garretti, ma, se non trattata, la rogna sarcoptica tende velocemente a diffondere a tutto il corpo.
Nell’uomo la parassitosi si manifesta anche entro 24 ore dal contagio con la comparsa di piccole papule pruriginose localizzate soprattutto su tronco e braccia. L’infestazione nell’uomo, in genere, è autolimitante e si risolve, spontaneamente, in poche settimane quando il cane viene rimosso dal contatto o trattato adeguatamente.
Nel cane la diagnosi di certezza della rogna sarcoptica si basa sull’isolamento degli acari, delle loro uova o delle feci a mezzo di raschiati cutanei superficiali. Sfortunatamente questi acari sono difficili da trovare e spesso sono necessari molti raschiati (più di venti) prima di isolare il parassita.
Alcuni lavori sembrano, inoltre, dimostrare una mancata diagnosi di certezza nel 30-50% di casi clinici compatibili sintomatologicamente con la rogna sarcoptica e che hanno risposto positivamente ad un trattamento acaricida adeguato.
Punti chiave del trattamento:
- Non mettere a contatto altri soggetti con quelli ammalati o con l’ambiente in cui questi vivono
- Attenzione al contagio nei canili e ricoveri, importante la disinfestazione di tutti gli elementi possibili vettori del parassita (collari, spazzole, cucce ecc.)
- Trattare tutti i cani sospetti per evitare la presenza di portatori sani
- In alcuni cani le lesioni scompaiono già in una settimana, mentre normalmente ne occorrono 3 o 4
- Il trattamento di elezione si basa sull’uso di antiparassitari specifici somministrati per via orale
- In alternativa è possibile utilizzare dei prodotti in formulazione spot on.
- Evitare l’uso di shampoos antiparassitari se la cute è irritata, meglio utilizzare uno shampoo cheratomodulatore per eliminare le croste o uno shampoo emolliente da applicare su tutto il corpo.
Contattare il medico nei seguenti casi:
- Il soggetto non risponde alle terapie nell’arco di 4 settimane
- La condizione già in miglioramento subisce un peggioramento improvviso